Terreni nel metaverso: SandBox e Decentraland

Dal momento che Facebook ha annunciato il cambio in Meta e il “metaverso” è in hype molti progetti esistenti hanno avuto un boost importante.
Tra i più promettenti ci sono quelli di The SandBox e di Decentraland ed entrambi permettono di acquistare un pezzo di terreno sotto forma di NFT.

Ma quale acquistare tra i due  e cosa è possibile farci? 

The Sandbox è stato fondato nel 2012 dove si presentano al mercato con un gioco mobile in 2D . Nel 2017 iniziano a migrare in 3D sulla blockchain di Ethereum e nel 2018 viene acquisita da Animoca Brands, una società di software con sede a Hong Kong, e da allora ha avuto molteplici investimenti per sviluppare nel mondo virtuale.
Il team dietro The Sandbox e  Pixowl, è sono nel settore dei giochi da molto tempo .

The Sandbox ha collaborato con Skybound Entertainment (la società dietro The Walking Dead), Big Fan (progetto di eSport), Ubisoft e persino Snoop Dogg. Sono stati anche recentemente supportati da SoftBank, una delle più grandi società di investimento al mondo, con un round di finanziamento di $ 93 milioni.

The Sandbox consiste di 166.464 NFT che rappresentano dei terreni che possono essere anche raggruppati in distretti (di proprietà di 2 o più persone).

Al momento il più  economico è questo  acquistabile su Opensea a 5 ETH (circa $16K)

Acquistando un terreno su SandBox è possibile

Un terreno è ampio 96×96 metri e la società mette a disposizione software gratuiti per creare sia gli asset, sia il gameplay.

Il metaverso di Sandbox è in modalità beta e recentemente si è concluso il lancio della versione alpha .  

Tra i prossimi obiettivi c’è quello di creare una versione compatibile per varie console come Xbox e Playstation, oltre che avere 5000 giochi disponibili entro il 2023 

Uno altro obiettivo interessante è quello di creare dei nuovi lavori in-game  in cui le persone possano lavorare come farebbero nel mondo esterno.

La moneta alla base del progetto è $SAND che ha un prezzo (al momento) di 5$ con 900 milioni di monete in circolazione (sui $3 miliardi disponibili)
Non bruciano i loro token e li rimettono invece nell’ecosistema come sovvenzioni ai creatori e ai pool di staking. 

Decentraland nasce nel 2015 come progetto 2D che si è poi evoluta in un mondo 3D nel corso degli anni. Disponibile al pubblico dal 2020 ed è diventato uno dei più grandi ecosistemi del metaverso in tutto il mondo.  Il team dietro Decentraland è la Fondazione Decentraland  .

Decentraland è supportato da oltre 20 investitori, come Digital Currency Group, CoinFund, Animoca Brands , e ha stretto una partnership con Samsung, Polygon e persino il governo sudcoreano.

Decentraland ha 90.601 appezzamenti di terreno e possono essere acquistati nel mercato Decentraland con il suo token nativo $MANA. Questi sono raggruppati

in appezzamenti individuali, proprietà (lotti multipli), distretti (appezzamenti con temi simili) e piazze (appezzamenti non commerciabili di proprietà della comunità). Come in The Sandbox, puoi modificare i lotti e monetizzarli sia in affitto o costruendoci giochi per guadagnare.  

Al momento il più economico è  questo acquistabile sul loro marketplace con 4.288 MANA ($13K)

Un terreno è ampio 16×16 metri ed ha dei limiti di costruzione all’interno della scena (es. 10K triangoli, max  200 elementi, max 300 meshes,ecc.)  

Decentraland, al momento, non ha una roadmap pubblica ed è molto guidato dalla comunità.
Tra gli obiettivi ha quello di portare creators, brand e celebrità nel metaverso e consentire loro di fare drop e pubblicità NFT oltre che rendere Decentraland interoperabile con  altri metaversi.

Decentraland ha ampliato lo spazio NFT con gallerie d’arte in-game dove le persone possono acquistare e vendere opere d’arte e persino parlare con gli artisti direttamente tramite chat vocale. Inoltre, Decentraland ha recentemente collaborato con Sotheby, uno dei più grandi banditori d’asta al mondo. Tra le vendite più interessanti effettuate all’interno di queste gallerie virtuali, c’è sicuramente quella di 914 Wonder Woman NFT dell’ex disegnatore di fumetti DC, Jose Delbo, per 1,85 milioni di dollari.

E proprio in questi giorni i vertici di Decentraland hanno festeggiato l’ingresso nel proprio Metaverso di 837X, un enorme spazio virtuale di Samsung pieno di token da riscattare e rivendere autonomamente.

837x di Samsung nel metaverso di Decentraland


La moneta alla base del progetto è $MANA che ha un prezzo (al momento) di 3.23$. L’offerta totale di MANA era fissata inizialmente a 2,8 miliardi ma  600 milioni sono stati bruciati per la vendita di terreni all’asta (attualmente 1.6 Miliardi in circolazione) .

Quale dei due terreni acquistare?

Penso sia una scelta personale, sono affascinato da entrambi i mondi. Vedo The Sandbox più pronto al momento e lo dimostra i numerosi brand che stanno entrando (Ubisoft, Adidas, Atari, Snopp Dogg ecc. ) ed inoltre ha una maggiore coerenza grafica (dovuto alla grafica a blocchi stile Minecraft) che potrebbe rendere più agevole l’esperienza utente nel passaggio da un gioco all’altro.

Dall’altro Decentraland potrebbe essere un investimento più interessante in quanto più acerbo e con un numero di terreni più scarsi che potrebbero far aumentarne il valore. Lato grafico è più semplice importare i modelli 3D di qualsiasi altro mondo (dato che sono mesh 3D e l’importazione di NFT è molto semplice all’interno del sistema).
Ho solo un dubbio sulla non uniformità dei vari “mondi” e si potrebbe avere un effetto alla “myspace” con un’alta personalizzazione degli spazi, ma con poca coerenza tra gli stessi.

 

Il lato oscuro degli NFT

Da appassionato di tecnologia e criptovalute, ho visto la fantastica crescita degli NFT fino al raggiungimento dell’hype attuale.

Ormai tutti ne parlano, spesso associandolo all’altro hype del momento : il metaverso.

Sono le nuove paroline magiche che fanno sentire tutti sul pezzo, superando ormai le vecchie “deep learning” e “intelligenza artificiale”.

Sorrido sempre a leggere articoli sui media, dell’abuso dei trend tecnologici, e di come si diventi esperti soltanto citando certe parole o mettendole insieme per creare progetti campati in aria.

Quello che però mi spaventa è l’informazione poco precisa che arriva ai non addetti ai lavori e le conseguenze che poi hanno sulle persone (e sull’adozione della tecnologia stessa).

Gli NFT sono importanti è grazie ad essi che possiamo certificare la proprietà di un oggetto digitale e possiamo avere accesso a determinate dinamiche nel metaverso, ma possono anche diventare pericolosi, nel momento in cui si vogliano acquistare e non si conosce bene questo mondo.

Mi riferisco in special modo agli scam e dei personaggi che faranno di tutto per poter rubare i beni digitali (e non).

L’obiettivo di questo articolo è mettere in guardia ed essere preparati, in modo da non perdere una delle più grandi opportunità che la tecnologia ci ha fornito ed essere pronti per quando il metaverso sarà parte della nostra vita.

Per poter accedere a questo mondo per prima cosa abbiamo bisogno di un wallet, ovvero un portafoglio virtuale in cui potranno essere caricate criptovalute.

Il wallet oltre ad essere il nostro portafoglio sarà la nostra chiave identificativa per accedere  al web3, il nuovo web decentralizzato.

Il wallet sarà sempre più importante è presente nella nostra navigazione futura, un pò come il classico login per il primo web e i login social per il web 2.0

Come wallet, consiglio di utilizzare metamask, un’estensione per il browser (ma anche un’app mobile) che dà la possibilità di gestire tutte le criptovalute ed accedere alle funzionalità necessarie per acquistare o creare NFT.

Di base un NFT non è altro che un media (immagine,,video,ecc..) con delle informazioni associate (metadati) memorizzato in una blockchain  (es. ethereum)

Crearne uno è semplice, con strumenti come OpenSea, dove basta compilare un modulo e pagare poi la fee (tramite il wallet) necessaria per completare la transazione nella blockchain.

Ma non aspettatevi che basta questo per creare un NFT che valga 532$ Milioni !  

Dietro a un NFT o una collezione di NFT di valore esiste un progetto o un’opera d’arte che la rappresenta.

In genere prima di approdare su mercati secondari (come lo stesso opensea) una collezione NFT viene lanciata nel mercato con un drop.

Un drop è un processo con cui è possibile “mintare” (procedura per assegnare un nft al proprio wallet dopo aver pagato la relativa “gas” fee) un oggetto che fa parte di una collezione.

Il drop viene lanciato ad uno specifico orario dopo una lunga attesa che spesso passa da una community (normalmente discord e twitter)  dove è possibile reperire informazioni sul progetto e sui suoi autori.

Da quel momento ogni nuovo “mint”  genererà un nuovo NFT con delle caratteristiche uniche (tramite un algoritmo) che inciderà in maniera rilevante sul valore (e sull’utilità) dell’oggetto.

Infatti, questo processo genererà la scarsità, uno degli elementi fondamentali per determinare il valore di un NFT.

In genere le collezioni/drop sono composte da 10000 elementi (il numero può variare) e le combinazioni dei metadati (traits) che lo compongono possono essere altissime (una combinazione della cardinalità di ogni caratteristica). L’algoritmo ne produrrà solo un elenco ristretto e solo quando la collezione sarà completata sarà possibile capire il vero valore dell’oggetto posseduto.

Al momento del drop il prezzo viene fissato ad una cifra non molto alta (in genere 0.025 eth, circa 80$).

Se un drop va a buon fine, in pochi minuti va in sold out ed è possibile acquistarli solo dai mercati secondari (opensea, rarible) dove verranno venduti dalle 2 alle 50 volte il prezzo d’acquisto.

Una volta sul mercato secondario l’attività di acquisto / vendita farà aumentare il valore dell’NFT impostando di volta in volta il nuovo floor (il minimo prezzo d’acquisto) 

Al momento, per esempio, per poter acquistare un BAYC (una delle collezioni più note nel mondo degli NFT) sono necessari 73.5 ETH (250.000 dollari circa) e al lancio del loro drop anche se per pochi minuti si potevano ottenere per 0.08 ETH!

A questo punto potreste essere affascinati dal valore di un NFT o di un collezione e provare a prenderli (e fate bene) ma bisogna stare attenti. 

Acquistare  un NFT che può prendere valore (fino a far guadagnare numerose volte l’investimento iniziale) è sicuramente un ottimo affare, ma lo è di più realizzare un drop di successo .

Un drop di successo fa guadagnare al suo creatore cifre importanti in poche ore di lancio. Per esempio 10k NFT venduti a 0.025 sono 250 ETH (che al cambio attuale sono circa un milione di dollari!)

Questo business attira molti, specialmente truffatori che rappresentano il lato oscuro di questo mondo. Infatti è qui che si annidano numerose truffe.

La prima truffa si basa sui fake drop. Ci sono persone che duplicano completamente un drop, contattano i vari utenti nelle community ed in maniera subdola convincono che il loro drop sia quello reale. Ovviamente, sono molto abili e spesso è difficile capire quale sia la giusta community o il giusto sito per partecipare all’acquisto.

Inoltre fanno leva sulla FOMO (Fear of missing out), ovvero la paura di perdere l’occasione, insita nella natura umana. Spesso i drop terminano in pochi minuti e basta arrivare qualche secondo più tardi, per perdere l’occasione di possedere un NFT di valore. Ed è proprio su questo sentimento che fanno leva questi personaggi, non dando tempo alle persone di verificare le fonti o il sistema stesso.

Un’altra truffa è il rug pull. Sono progetti completi, annunciati su portali dedicati, con roadmap, team e partner che una volta terminato il drop (anche durante) spariscono e non danno seguito al progetto. E si rimane proprietari di NFT che non valgono nulla.

Per esempio The Evolved Apes  è una collezione di  10,000 NFTs il cui propietario è sparito con 2.7 Milioni di dollari, e gli utenti sono rimasti con degli NFT che non hanno valore (pochi dollari, ma nessun acquirente)

Un altro rischio  a cui si va incontro è quello di finire preda degli scammers (truffatori di professione) che in questo ambiente ancora privo di norme e controlli hanno trovato terreno fertile. Alcuni di essi i potrebbero notare  (tutte le transazioni blockchain sono pubbliche) che avete un portafoglio importante o possedete un NFT rilevante, in questo caso potreste finire nei loro radar e correre il rischio di essere raggirati . 

Il loro obiettivo sarà quello di  accedere al vostro wallet per “svuotarlo”, e per farlo cercheranno di raggirarvi in tutti i modi possibili  (finta assistenza tecnica, impersonando persone, regalando criptovalute, effettuando adescamenti social, creando falsi marketplaces, ecc..)

Il mondo degli NFT è molto affascinante, ma molto difficile se non si ha la giusta attenzione, e spesso quella nemmeno basta. Spesso ci vogliono tool di monitoraggio e di alert e magari essere supportati da persone che hanno la giusta esperienza.

Vi lascio con dei piccoli suggerimenti utili per evitare di incorrere in problemi:

  • Non condividete MAI la seed phrase o la  password del vostro metamask  
  • Non cliccate mai sui link che vi promettono  giveaways, airdrops, o altro.
  • Utilizzate un portafoglio secondario dove conservate i vostri beni e tenetelo al sicuro.
  • Utilizzate un wallet hardware come un  Ledger o un Trezor.  Sono dispositivi sicuri che conservano i vostri fondi offline.  
  • Utilizzate un  password manager come LastPass, in modo da utilizzare password molto più complesse  e difficili da individuare